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Giunto.

Dispositivo interposto nei tratti di discontinuità di un impianto dovuti a necessità costruttive con lo scopo di collegare le parti separate realizzando i vincoli e i gradi di libertà necessari al funzionamento dell'impianto stesso. • Edil. - Nelle pavimentazioni in calcestruzzo la formazione dei g. può essere realizzata mediante apposite tavole di legno mineralizzato, aventi lo spessore di 12-15 mm, le quali sono collocate prima di eseguire i getti di calcestruzzo. Le tavole sono disposte secondo piani ortogonali all'asse del relativo tronco stradale, in modo che il loro bordo superiore risulti di 5-8 cm al disotto del piano della pavimentazione. La sigillatura dei g. si esegue con mastici bituminosi. I g. usati nella costruzione delle dighe sono di due tipi: g. a ritiro, utilizzati per contenere entro limiti non pericolosi gli effetti del ritiro del conglomerato cementizio durante la presa; g. di dilatazione, consentono movimenti relativi tra due parti contigue della struttura, dovuti alle variazioni di temperatura evitando così la formazione di crepe e fessure. Le dighe a gravità in cemento armato sono pertanto costituite da blocchi, di larghezza variabile fra 12-15 m, collegati da g. di dilatazione che attraversano le costruzioni dal lato acqua al lato aria. • Mecc. - I vari tipi di g. si possono raggruppare in tre categorie fondamentali: g. di accoppiamento, g. di collegamento e g. di dilatazione. ║ G. di accoppiamento: sono usati come organi di trasmissione del moto rotatorio e del momento torcente fra due alberi. A loro volta si possono classificare in g. rigidi, articolati, elastici, idrodinamici (o idraulici) ed elettromagnetici. I g. rigidi realizzano accoppiamenti indeformabili fra due alberi; si possono impiegare soltanto quando l'allineamento assiale degli alberi è perfetto. Possono essere formati da un manicotto cilindrico forzato sulle estremità degli alberi da accoppiare; da due gusci semicilindrici forzati sulle estremità degli alberi; da due dischi forzati e inchiavettati sulle estremità degli alberi e uniti per mezzo di bulloni. I g. articolati servono a collegare due alberi non allineati e vengono realizzati con opportuni cinematismi di accoppiamento. I tipi più comuni sono il g. di Oldham e il g. cardanico. Il primo consente la trasmissione del moto tra alberi paralleli non allineati e non suscettibili di movimenti relativi. Il secondo permette la trasmissione del moto tra alberi concorrenti e formanti tra loro un angolo variabile. Consta di due forcelle solidali con gli alberi da accoppiare e di un elemento rigido intermedio, a forma di croce, i cui bracci sono accoppiati per mezzo di perni cilindrici ai bracci delle forcelle. Il suo impiego è assai vasto nel campo automobilistico. Accoppiando l'albero conduttore all'albero condotto per mezzo di due g. cardanici, disposti in serie e collegati tra loro da un albero intermedio, si ottiene il doppio g. cardanico. I g. elastici sono impiegati per consentire piccoli spostamenti relativi tra gli alberi, in particolare spostamenti angolari di rotazione o di allineamento. Si realizzano interponendo materiali elastici (gomma, cuoio, molle metalliche) fra le apposite parti meccaniche fisse alle estremità degli alberi da collegare. Tra i g. elastici il più noto è il g. di Zodel. Esso è costruito per mezzo di due dischi cilindrici, su ciascuno dei quali è calettata una corona circolare sulla quale sono ricavate delle sellette di forma e profilo opportuno. Queste sellette vengono collegate in modo continuo fra loro con un nastro di cuoio il cui allungamento elastico consente le rotazioni relative tra i due dischi e quindi tra i due alberi. I g. idrodinamici sono usati per permettere l'avviamento sotto carico senza comportare usura e per smorzare le vibrazioni; sono adatti soprattutto per ottenere l'accoppiamento non rigido tra alberi coassiali, esercitando un'azione di protezione quando uno di essi sia improvvisamente sollecitato da variazioni di momento torcente, non ammissibili nel sistema dipendente dall'altro albero. I g. idrodinamici sono costituiti da una o più giranti centrifughe e da una o più giranti centripete, fra le quali sono disposte delle corone palettate destinate ad esercitare una funzione direttrice o distributrice. Infine i g. elettromagnetici servono a realizzare o interrompere il collegamento meccanico fra gli assi di due macchine rotanti. Sono formati da due elementi che possono essere resi solidali dal flusso magnetico generato da bobine opportunamente disposte. ║ G. di collegamento: vengono impiegati per unire rigidamente gli elementi di una tubazione o di una struttura reticolare. Tra i g. di questa classe i più importanti sono quelli per tubazioni. Fra essi ricordiamo quelli a manicotto: a flangia, per tubazioni soggette a forte pressione interna; a bicchiere, per tubazioni a bassa pressione interna. ║ G. di dilatazione: sono usati al posto dei precedenti quando la tubazione è soggetta a deformazioni dovute a variazioni della temperatura. Nelle catene di trasmissione costituite da più alberi in serie i g. di dilatazione vengono realizzati lasciando un certo gioco assiale tra le estremità degli alberi contigui. Grazie a tale accorgimento, deformazioni o assestamenti, sono possibili senza che insorgano nella costruzione stati di autotensione pericolosi alla costruzione stessa. La distanza tra i vari g. dipende dal tipo di materiale usato nella costruzione, dalle variazioni di temperatura e dalla rigidezza delle strutture.
Giunto meccanico A articolato cardanico a perni per autoveicoli B rigido a dischi C rigido a manicotto