Di origine probabilmente longobarda, venne eletto come successore di Adriano II
(872). Dopo la morte dell'imperatore Lodovico II, prese le parti del re di
Francia Carlo il Calvo contro Lodovico di Germania, anch'egli aspirante
all'Impero. Ricevuto il re francese a Roma, lo incoronò imperatore
nell'875 e concluse con lui un trattato che aumentava i possedimenti della
Chiesa. Dovette per questo affrontare la reazione dell'aristocrazia germanica,
riuscendo tuttavia a prevalere; minacciato da una flotta saracena, armò
una propria flotta e impegnò gli Arabi nella battaglia di Capo di Circe
nel corso della quale riportò una completa vittoria. Al momento della
morte di Carlo il Calvo venne nuovamente attaccato dai sostenitori di Lodovico
ma, rifugiatosi in Francia, incoronò imperatore Carlo il Grosso.
Rientrato in Italia, nel corso di un sinodo che si tenne nell'881, rese
definitiva la proclamazione di Carlo il Grosso a imperatore. In seguito dovette
affrontare i problemi posti dal ritorno di Fozio sul seggio bizantino.
Morì vittima di un attentato nel corso di una rivolta popolare a Roma
(Roma 820-882).