eXTReMe Tracker
Tweet

Giovagnoli, Raffaello.

Patriota e scrittore italiano. Ardente patriota, partecipò come ufficiale di carriera dell'esercito sardo alle campagne del 1860 nelle Marche e nel Napoletano e alla battaglia di Custoza (1866); dimessosi dall'esercito regolare per divenire volontario garibaldino, si segnalò nel 1867 nell'assalto di Monterotondo e nella battaglia di Mentana. Dopo la presa di Roma tornò nella città natale e si dedicò all'insegnamento, alle lettere e al giornalismo collaborando al "Capitan Fracassa" e al "Brancaleone". Fu eletto consigliere comunale e deputato per varie legislature. Scrisse alcuni romanzi collocati in epoca contemporanea (Evelina, 1868; Natalina, 1878; Due tesori a un quinto piano, 1879), ma la sua fama gli venne dai romanzi storici, ambientati nella Roma classica e medievale, animati da una forte vena anticlericale. Tra i principali citiamo: Spartaco (1874), Opimia (1875), Plautilla (1878), Saturnino (1879), Messalina (1885), Plubio Clodio (1905), Faustina (1881), Benedetto IX (1900). G. lasciò inoltre il dramma storico Marozia (1875), la commedia La moglie di Putifarre (1876), alcuni scritti storici tra cui Ciceruacchio e don Pirlone (1894) e Pellegrino Rossi e la rivoluzione romana su documenti nuovi (1898-1911) e la raccolta di versi Peccata juventutis meae (1883) (Roma 1838-1915).