Pittore italiano. Figlio e allievo di Maestro Stefano, probabilmente
seguì il padre a Milano. Non esiste alcuna sua opera sicuramente
documentata e scarse sono le notizie riguardanti la sua vita. Si sa con certezza
solo che nel 1368 si trovò a Firenze, membro della compagnia dei pittori,
e che nel 1369 lavorò a Roma, in Vaticano, insieme ad altri artisti.
Vasari confuse le opere di
G. con quelle di due altri pittori fiorentini
trecenteschi: suo padre Stefano e Maso di Banco. L'unica opera che gli viene
attribuita con certezza è la
Pietà di San Remigio, prima
collocata nella chiesa di S. Remigio e ora nella Galleria degli Uffizi a
Firenze, in cui risultano evidenti gli influssi di Giotto (Firenze seconda
metà XIV sec.).