Pseudonimo di
Virgilio Schönbeck. Poeta dialettale veneto. Si
formò a Firenze, dove ebbe contatti con i poeti crepuscolari,
frequentò l'ambiente di "Solaria", da cui trasse un ideale di purezza
lirica e collaborò a riviste letterarie. Ritornato a Trieste nel 1920, si
affermò come autore di poesie in dialetto triestino nelle quali sono
evidenti le esigenze liriche della contemporanea poesia in lingua. Tra le
principali opere poetiche, caratterizzate da una ricercata preziosità,
citiamo:
Piccolo canzoniere in dialetto triestino (1914),
Il mio cuore
e la mia casa (1920),
Caprizzi, canzonette e storie (1928),
Colori (1941),
Nuovi colori (1943),
Sera (1947),
Versi (1953), poi raccolte in
Colori (1957). I temi delle sue
poesie ruotano intorno agli affetti domestici e alle persone e alle cose della
vita di ogni giorno (Trieste 1885-1957).