Tutto quanto riguarda i giornali (V. GIORNALE) o i
giornalisti. ║ La professione del giornalista. ║ L'insieme dei
giornalisti professionisti. ║
Libertà di stampa: uno dei
problemi maggiormente dibattuti nell'ambito della pubblicistica è quello
della libertà di stampa. Sin dall'uscita dei primi
g., il potere
costituito sottopose a severi controlli la diffusione di notizie e informazioni.
Questo controllo veniva esercitato cercando di influenzare il contenuto delle
notizie secondo determinate direttive politiche, sia esercitando la censura
preventiva, sia ostacolando la libera diffusione delle informazioni, con
interventi quali tasse e balzelli; oppure esercitando un controllo indiretto,
attraverso la somministrazione della carta, il controllo della distribuzione,
ecc. L'affermazione della libertà d'espressione, come un principio del
diritto costituzionale, risale alla fine del XVIII sec.: apparve quasi
contemporaneamente negli Stati Uniti e in Francia, con la
Dichiarazione dei
diritti dell'uomo e del cittadino del 1789. Tuttavia, per quanto il concetto
di libertà di stampa sia nato e si sia sviluppato unitamente alle
istituzioni democratiche, solo verso la fine del XIX sec. cominciarono ad
apparire chiare le insufficienze di questo concetto classico di
libertà, fornendo una nuova interpretazione non più
strettamente legata alla concezione liberista, basata sulla concorrenza degli
individui nella diffusione delle idee, che non si distingueva molto dalla
concezione di concorrenza economica. Essa derivava da una concezione
politico-sociale che credeva di poter assicurare, in tal modo, il trionfo delle
idee migliori, senza tener conto che una mancanza totale di regolamentazione
avrebbe solo favorito i gruppi di potere più forti o quelli
finanziariamente più ricchi, soffocando la voce dei più deboli e
poveri. La
Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, adottata dalle
Nazioni Unite nel 1947, non si discosta, nella sostanza, da quella francese del
1798 e perciò risulta, come quella, insufficiente a garantire una reale
libertà d'espressione. Infatti, le trasformazioni tecniche e sociali
avvenute nel corso dell'ultimo secolo, a mano a mano che diventano più
complesse impediscono sempre più alla libera concorrenza di produrre
effetti benefici. Con la nascita di grandi imprese giornalistiche, non solo si
è andata restringendo la possibilità di quanti avessero interesse
a creare un nuovo organo di stampa, ma la stessa libertà di scelta dei
lettori appare compromessa dalla concentrazione industriale e dalla diminuzione
del numero delle testate, come è avvenuto negli ultimi decenni. La
concentrazione editoriale ha infatti portato a posizioni di monopolio, o di
semimonopolio, da parte di grandi complessi industriali privati, anche in Paesi
come gli Stati Uniti in cui, teoricamente, vige la più ampia
libertà d'informazione. Diverse proposte sono state fatte per cercare di
risolvere questo problema, ma senza che si sia pervenuti a soluzioni
soddisfacenti. Soluzioni più democratiche si pongono al di fuori del
sistema liberistico e si basano sulla socializzazione degli strumenti
giornalistici, pur senza pervenire a un sistema centralizzato di tipo
totalitario. • St. - V. GIORNALE.
"Problemi del giornalismo" di Giorgio Bocca