Re d'Inghilterra. Figlio di Giorgio III, dopo una prima giovinezza trascorsa
negli studi, manifestò una forte tendenza alla dissolutezza. Le tare del
suo carattere e la frequente impossibilità del padre ad occuparsi degli
affari di governo a causa delle proprie condizioni di salute fecero in modo che
il potere effettivo venisse esercitato da Pitt il giovane che, nel 1810, lo fece
nominare reggente. Nel corso della sua reggenza l'Inghilterra concluse la guerra
contro Napoleone e vide ulteriormente accresciuti i propri domini coloniali.
Negli ultimi anni del suo regno si disinteressò quasi completamente degli
affari di Stato lasciando la direzione del governo ai ministri
tories e
concedendo il suo assenso per quanto riguardava i diritti dei cattolici (Londra
1762 - Windsor 1830).