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Giordano, Umberto.

Musicista italiano. Studiò al Conservatorio di Napoli con P. Serrao. Il successo che arrise a Malavita, quando era ancora alunno, lo incoraggiò al lavoro; nel 1894 G. scrisse una seconda opera, Regina Diaz, meno fortunata, e nel 1896 una terza, Andrea Chénier, che ne illustrò il nome in tutto il mondo. Seguirono poi: nel 1898 Fedora; nel 1903 Siberia; nel 1907 Marcella; nel 1910 Mese Mariano; nel 1915 Madame Sans-Gêne; nel 1924 La cena delle beffe; nel 1929 Il re. G. fu accademico d'Italia. La sua arte è caratterizzata da un fortissimo senso del teatro e da una ispirazione melodica generosa e di accento incisivo. Nella Cena delle beffe, G. stringe la musica al dramma, in virtù di una approfondita realizzazione dei personaggi e dei loro vari stati d'animo. Vivace modernità di ritmi, di armonie, di timbri si distingue poi nell'opera Il Re, suggerita da una scintillante vena comica (Foggia 1867 - Milano 1948).