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Giarmo.

Località archeologica dell'Iraq posta a Est dello Zagros e di Kirkuk; venne alla luce durante gli scavi effettuati tra il 1948 e il 1955 dall'archeologo Braidwood. L'insigne scienziato portò alla luce ben 16 strati (livelli), nei più antichi dei quali rinvenne pietre scheggiate e levigate usate come strumenti e attrezzi vari: questi reperti sono attribuibili, anche secondo la datazione col metodo del radiocarbonio, a circa 6.500 anni fa. Negli strati superiori furono trovati chicchi di grano e di orzo carbonizzati che stanno a dimostrare che si tratta di un insediamento agricolo, uno dei più antichi produttori di cibo. Vennero alla luce anche numerose ossa di animali selvatici; ossa di capra furono scoperti nei livelli più recenti e ciò conferma l'ipotesi che le genti di quell'epoca non conoscessero prima l'allevamento del bestiame in genere. Ceramiche apparvero soltanto dal quinto strato in su; in quelli sottostanti (più antichi) non ne furono trovate. Gli esemplari rinvenuti sono di argilla indurita col calore dei forni costruiti all'interno delle case quadrate in pisè, cioè di fango o argilla non lavorati a mattone ma posti in sito al naturale.