(detto
Nguyen Vô). Generale e uomo politico nord-vietnamita. Di
origine contadina, frequentò gli ambienti rivoluzionari indocinesi
iscrivendosi successivamente al Partito comunista. Laureatosi in Legge presso
l'università di Hanoi, quando le autorità vietnamite dichiararono
fuori legge il Partito comunista (1939) fuggì in Cina; qui
partecipò, con Ho-Chi-Minh, alla costituzione dell'esercito popolare
(Viet-Minh) che condusse la resistenza contro l'invasione giapponese durante la
seconda guerra mondiale. Più tardi guidò la lotta del Viet-Minh
contro i Francesi per l'indipendenza nazionale, dimostrandosi brillante stratega
sia nella guerriglia sia in campo aperto (battaglia di Dien Bien Phu, 1954).
Dopo la Conferenza di Ginevra (1954), che confermò la vittoria delle
forze popolari e la divisione effettiva del Paese in due Stati,
G.
divenne ministro della Difesa e vice primo ministro nel Governo del Vietnam del
Nord. Distintosi per le qualità di stratega anche durante il conflitto
tra Vietnam del Nord e del Sud, contribuì al conseguimento della vittoria
finale nel 1976. Dopo la riunificazione del Vietnam conservò la carica di
ministro della Difesa, abbandonandola nel 1980 a favore del generale Van Tien
Dung. Negli ultimi anni il Partito comunista ridimensionò
progressivamente l'importanza di
G. nella storia politica del Paese,
conferendogli un ruolo puramente simbolico e attribuendolgi la carica di vice
primo ministro. I nuovi dirigenti vietnamiti, infatti, non approvarono la
politica di equilibrio prospettata da
G. tra Unione Sovietica e Cina,
preferendo invece un più netto allineamento alle posizioni sovietiche (n.
An Xa, Annam settentrionale 1912).