Città (70.880 ab.) della Spagna. Fa parte della Catalogna ed è
capoluogo dell'omonima provincia. Vi hanno sede fabbriche di cemento,
cotonifici, industrie del sughero e della carta, stabilimenti vinicoli e
frantoi. Ha un porto naturale, San Felíu de Guixols. ● St. - La
latina
Geronda fu uno dei centri più importanti di romanizzazione
della Catalogna. Agli inizi dell'VIII sec. venne conquistata dagli Arabi a cui,
nel 785, la sottrasse Carlo Magno; tra il 1283 e il 1809 subì per ben
otto volte l'assedio dei Francesi. Cominciò a decadere in seguito alle
incursioni e ai massacri compiuti dagli Ebrei (1391), finché, per aver
sostenuto Carlo III d'Asburgo nelle lotte per la successione al trono di Spagna,
perse i privilegi e dovette chiudere l'università. Nella città
vecchia si trova una cattedrale gotica ad una sola navata, costruita tra il XIV
e il XVI sec. sull'area di un edificio romanico preesistente, e la collegiata di
San Felice (XIII-XIV sec.) con campanile ottagonale. ║
Provincia di
G. (5.886 kmq; 492.760 ab.): confina a Nord con la Francia e comprende, ad
Est, la Costa Brava nota come la "riviera spagnola". È attraversata dai
fiumi Fluvià e Ter. L'economia è basata soprattutto
sull'agricoltura (cereali, ortaggi, uva, olive, frutta), ma è anche
diffuso l'allevamento di suini, ovini, bovini. Fiorente è l'industria
della lavorazione del sughero. Altre città importanti sono Olot, Figueras
e Palamos.