Teologo benedettino francese. Insegnante di Retorica, Filosofia e Teologia,
venne sempre sospettato dai superiori di simpatie gianseniste. Trasferito
continuamente da un centro all'altro, venne condannato nel 1682 per un opuscolo
sulle regalie: riparato nei Paesi Bassi, si nascose sotto un falso nome ed
abbandonò il saio. Fatto arrestare dall'arcivescovo di Malines (1703), fu
condannato come giansenista ed imprigionato fino al 1710, quando, a seguito di
una solenne abiura, gli permisero di ritornare al convento di Saint-Denis dove
poco dopo morì. Tra le sue opere teologiche:
Lo specchio della
pietà cristiana (1676),
Lo specchio senza macchia (1680),
La morale dei Gesuiti giustamente condannati (1681),
Storia generale
del giansenismo (1700) (Saint-Calais, Sarthe 1628 - Saint-Denis, Parigi
1711).