Fisico e chimico francese. Nel 1804 fece due ascensioni in pallone, elevandosi
nella prima a 4.000 m, nella seconda a 7.016 m, e raccogliendo dati importanti
per lo studio dell'aria e del magnetismo terrestre. Le ricerche sui gas lo
condussero a stabilire le leggi note con il suo nome: la prima, enunciata nel
1802, riguardante l'espansione dei gas con il calore, la seconda, nel 1808, sui
rapporti volumetrici di combinazione dei gas. Da questa legge prese le mosse
Avogadro per enunciare la teoria atomico-molecolare.
G. si occupò
dei diversi rami della chimica. Studiò gli alogeni, i composti del
fosforo, i metalli alcalini e loro composti e scoprì il boro. In
collaborazione con Thénard, studiò il cloro e l'acido cloridrico.
Sullo iodio, scoperto da Courtois, compì ricerche classiche,
riconoscendone la natura elementare e preparandone molti derivati. Scoprì
il cianogeno e studiò l'acido cianidrico ed i cianuri, contribuendo allo
sviluppo della teoria dei radicali in chimica organica, in quanto osservò
che il radicale cianogeno agiva come un elemento analogo al cloro.
G.
ebbe il merito di introdurre in chimica analitica i metodi volumetrici (St.
Léonard 1778 - Parigi 1850).