Uomo politico italiano. Dopo aver frequentato il liceo classico, divenne
giornalista professionista: diresse i periodici giovanili "Dissenso" e
"All'orizzonte" e fu condirettore del "Secolo d'Italia", l'organo
ufficiale del Movimento Sociale Italiano. Iniziò giovanissimo l'attività politica,
impegnandosi come militante nelle formazioni giovanili missine del Fronte
della Gioventù e poi nel Fuan, l'organizzazione universitaria di destra; di
entrambe le organizzazioni fu presidente nazionale. Nel 1988 entrò
nella segreteria politica di Gianfranco Fini e nel 1995 fu nominato
coordinatore dell'esecutivo politico di Alleanza Nazionale, di cui
divenne vicepresidente nel 1996. Eletto alla Camera dei Deputati nel 1992,
nel 1994 e nel 1996, fu nominato sottosegretario agli Interni nel primo Governo
Berlusconi (1994-95) e ministro delle Comunicazioni nel secondo Governo
Berlusconi (in carica dal 2001). Nel 2003
G. fu artefice del discusso
disegno di legge sul nuovo assetto del sistema radiotelevisivo italiano che,
prima di entrare in vigore, fu bocciato dall'allora presidente Ciampi e rinviato
alle Camere per una nuova deliberazione. Nel 2005
G. pubblicò per i tipi
di Nuove Idee il libro-intervista
Fare il futuro (n. Roma 1956).