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Garvey, Marcus Aurelius.

Uomo politico statunitense. Trasferitosi dalla nativa Giamaica negli Stati Uniti, nel 1914 diede origine alla "Universal Negro Improvement Association", che si proponeva di rafforzare i legami di solidarietà tra gli appartenenti alla razza nera e di opporsi alla dominazione bianca. I suoi progetti prevedevano il ritorno dei neri in Africa, prima in Liberia e poi nelle colonie sottratte alla Germania, sconfitta nella prima guerra mondiale. Fondò il giornale "The Negro World" e, tra il 1920 e il 1922, organizzò due congressi pan-negri a New York, nel corso dei quali proclamò la "dichiarazione dei diritti dei popoli negri" e mandò alla Lega delle Nazioni una delegazione che sostenesse la causa della razza nera. Falliti i suoi progetti, fu incriminato con l'accusa di bancarotta fraudolenta e istigazione all'odio di razza e condannato a cinque anni di reclusione, poi parzialmente condonati. Tornato in Giamaica, si ritirò poi a Londra. Le sue teorie, raccolte in un volume dato alla stampa dalla moglie, continuarono a diffondersi ed esercitarono un notevole influsso sui leader politici africani del secondo dopoguerra (St. Ann's Bay, Giamaica 1887 - Londra 1940).