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Ganglio.

(dal greco ganglion: piccolo tumore). Anat. - Piccola formazione nodulare, costituita generalmente da cellule e da fibre con funzioni diverse, situata lungo le vie nervose o quelle linfatiche. Da qui la distinzione tra g. nervosi e g. linfatici, più comunemente detti linfonodi o linfoghiandole. ║ G. nervosi: tra questi hanno grande importanza i g. cerebrospinali, posti sui nervi misti dell'encefalo e della spina dorsale. Si tratta di piccoli raggruppamenti di cellule nervose con prolungamento a T, cellule sensitive dotate di un unico prolungamento che, poco dopo la cellula, si scinde in due rami dei quali uno termina nei nuclei sensitivi dell'apparato nervoso centrale. L'altro ramo, invece, che si allunga verso le zone periferiche, va ad allacciarsi con gli organuli sensitivi periferici. I g. cerebrospinali assumono nomi diversi a seconda della loro posizione e delle funzioni assolte. Il g. di Gasser (detto anche g. semilunare), il più grosso di tutti, è situato lungo il nervo trigemino; il g. genicolato è annesso al nervo facciale; il g. ciliare è unito alla parte esterna del nervo ottico, e così via. G. nervosi sono anche quelli che prendono il nome di g. del simpatico, tutti di forma irregolare e di tipo diverso. Essi sono disposti prevalentemente lungo la catena del sistema nervoso simpatico e costituiscono la catena gangliare paravertebrale; da essi partono le fibre nervose dirette ai visceri, ai vasi sanguigni, ecc. I g. del simpatico sono formati da cellule che posseggono vari dendriti (prolungamenti protoplasmatici delle cellule nervose), spesso abbondantemente ramificati, e di un unico neurite (cilindrasse, che rappresenta il prolungamento principale della cellula nervosa provvisto di guaine di protezione), diretto verso le parti periferiche. Il neurite ha infatti il compito di trasmettere alla periferia gli impulsi che le cellule ricevono dalle fibre pregangliari del sistema nervoso centrale (encefalo, tronco encefalico e midollo spinale). ║ G. linfatici o linfonodi: sono piccoli globi posti lungo il percorso dei vasi linfatici, costituiti da parenchima (formato dalla "zona corticale" e dalla "zona midollare") e rivestiti da una capsula di tessuto connettivo fibrillare. Ogni g. linfatico prende il nome specifico dalla zona in cui è situato. Sono presenti in tutto l'organismo e spesso sono riuniti in gruppi detti pacchetti o stazioni linfo-ghiandolari. La loro funzione è quella di produrre i linfociti e di fermare i microbi o le tossine che da qualche tessuto periferico infetto (ascesso, ferita inquinante, ecc.) si versano nella linfa e cercano di arrivare al sangue causando la setticemia. Durante queste azioni di contrasto i g. linfatici possono infiammarsi dando luogo ad una linfo-adenite. Tra le stazioni linfo-ghiandolari superficiali, percepibili se infiammate, vanno ricordate le latero-cervicali (situate ai due lati del collo), quelle delle ascelle, ecc. ● Zool. - Particolari formazioni gangliari costituiscono, generalmente, i centri nervosi degli invertebrati. A questi centri fanno capo sia le fibre sensitive "ricettrici" (a conduzione centripeta), sia quelle motorie "effettrici" (a conduzione centrifuga). Negli anellidi e negli artropodi, di norma, esiste un sistema nervoso gangliare detto "catena gangliare ventrale" perché formato da un paio di g. per ciascun segmento (metamero) tra loro collegati. Ciascuna coppia, poi, è legata alle altre mediante connessioni rappresentate da fibre nervose. Questa catena è situata, generalmente, nella parte ventrale dell'anellide o dell'artropode. Talvolta i g. cefalici (o g. cerebrali) in varie specie degli invertebrati suddetti, anziché essere soltanto collegati, si fondono insieme per formare raggruppamenti particolarmente voluminosi, dai quali si dipartono lunghi filamenti nervosi che, a loro volta, danno origine ad altri "neuroni" costituenti il suddetto cordone nervoso ventrale. In tal caso ogni coppia di g. innerva gli organi del segmento cui appartiene e dirige le sue funzioni in modo largamente autonomo. Il raggruppamento di g. cerebrali si chiama complesso gangliare sopraesofageo se situato al di sopra del primo tratto del tubo digerente: esso, per le sue funzioni di controllore, viene spesso indicato anche come cervello. Il complesso gangliare sottoesofageo è posto invece al di sotto del tubo digerente. I due complessi sono uniti fra loro da filamenti nervosi che circondano l'esofago per formare il cosiddetto cingolo periesofageo. Poiché nei molluschi non esiste una suddivisione del corpo in segmenti, si ha una particolare distribuzione dei g. nervosi mentre nei tunicati il sistema nervoso è rappresentato da un unico g. cerebrale, che si trova superiormente alla prima porzione del tubo digerente. Nei policheti marini, animali predatori che dispongono di una parte anteriore del corpo molto simile al capo per la presenza di antenne e di occhi, il cervello presenta una più forte differenziazione, che dà luogo a una struttura nervosa notevolmente complessa. Nella maggior parte degli insetti il g. sottoesofageo controlla i complicati movimenti dell'apparato boccale, fungendo nello stesso tempo da centro sensoriale dal quale partono gli impulsi ai g. toracici e addominali, senza i quali molti movimenti riflessi non potrebbero aver luogo. Nei cefalopodi, il centro nervoso è altamente sviluppato: qui il g. cerebrale è strettamente connesso con il g. sottoesofageo, costituito dal g. pedale e dal g. viscerale. I vari g. controllano l'alimentazione, l'arrampicamento e lo strisciamento, la digestione, la locomozione, la respirazione e il rilassamento delle ventose.