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Gandhāra.

Antica denominazione indiana del territorio situato a Nord-Ovest del Punjab, tra il Kabul e l'Indo, attorno all'attuale città di Peshawar. La regione corrisponde circa all'Afghanistan sud-orientale e al Pakistan nord-occidentale e comprende i distretti dello Swat e del Buner. ● St. - Il G. fu annesso all'Impero achemenide da Dario nel VI sec. a.C. e con Dario ne divenne una satrapia (520 a.C.). Conquistato da Alessandro Magno nel 327-326 a.C., passò quindi a Seleuco I di Siria che lo cedette al re indiano Chandragupta. Dominato poi da sovrani indo-greci espulsi dalla Battriana, da popolazioni nomadi iraniche e dai Kusana, tribù proveniente dalla Cina, dal 241 d.C. fu assoggettato ai Sassanidi fino al 460, quando venne invaso dagli Eftaliti. ● Arte - Per la sua posizione geografica il G. fu il punto di contatto tra la civiltà indiana e quella ellenistica e romana. Da questo incontro trasse origine, tra la metà del I e il V sec., la cosiddetta "arte del G.", attestata da stupa (alte torri, destinate al culto, cui si accedeva attraverso gradinate) e monasteri.