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Gammaglobulina.

Med. - Frazione delle globuline, cioè delle proteine costituenti parte del plasma sanguigno, strettamente associate ai meccanismi difensivi dell'organismo contro le malattie (anticorpi). Le altre frazioni delle globuline, cioè le alfa uno, le alfa due e le beta-globuline, tutte e tre ricche di grassi, servirebbero invece alla solubilizzazione e al trasporto dei grassi nel sangue. In alcune g. sono presenti in buon numero gli anticorpi: si tratta delle immunoglobuline, apportatrici d'immunità dalle malattie per mezzo degli anticorpi che le costituiscono. Da recenti studi si è accertato che le g. anticorpali comprendono non meno di sei classi diverse di proteine con attività anticorpo, e precisamente le proteine IgC (70-80%), IgA (10-20%), IgM (5-10%), IgD, IgE, e IgND. Queste immunoglobuline sono elaborate dai linfociti del sangue; la loro sintesi però, specialmente per quanto concerne le IgM, ha inizio solo tra il secondo e il terzo mese di vita del neonato; prima di allora si ha formazione di g. IgC (fra le tre e le dieci settimane dalla nascita); ancor prima il meccanismo d'immunizzazione del neonato deriva dalla concentrazione di IgC precedentemente trasmesse dalla madre attraverso la placenta. La produzione di g. immunizzanti, nell'adulto, si moltiplica gradatamente in caso di affezioni morbose. Tuttavia si può constatare una deficienza nell'elaborazione di immunoglobine in certe condizioni patologiche dette agammaglobulinemie: una di queste colpisce solo i bambini di sesso maschile dopo i primi 5 o 6 mesi di vita, ovvero quando si è totalmente esaurita la riserva di anticorpi forniti dalla madre. Negli adulti si nota una forma di agammaglobulinemia in seguito ad abuso di terapie a base di cortisone. In tali casi, e in altri ancora, è possibile trattare il paziente con g. che si trovano già pronte in commercio.