Metr. - Verso della metrica greca e latina: è un tetrametro ionico a
minore catalettico. Se ne hanno esempi in Anacreonte e citazioni anonime
in Efestione e in Diogene Laerzio; fra i Latini lo usarono Varrone nelle
Satire; poi Catullo nell'
Attis, con frequenti anaclasi e
sostituzioni dei metri giambici agli ionici puri.