Pittore italiano. Allievo di Gherardini, subì attraverso di lui
l'influenza di Pietro da Cortona, quindi risentì anche di Sebastiano
Ricci affermandosi, più che per fantasia di creazione, per alta
capacità tecnica. Lavorò moltissimo, in tutta Italia, in San Marco
e Santa Maria Novella a Firenze, a Vicenza, a Parma, a Piacenza, a Lodi, a
Cremona, a Milano, a Bergamo, a Torino ove diresse la scuola d'arte, a Genova
specialmente ove soggiornò a lungo. Qui lasciò affreschi nella
chiesa della Maddalena e nei palazzi Spinola e Negrone-Ravaschieri (Firenze o
Pistoia 1676 circa - Vico, Mondovì 1746).