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Gades, Antonio.

Pseudonimo di Antonio Esteve Rodenas. Ballerino, coreografo e regista spagnolo. Spinto a frequentare l'Accademia della maestra Palitos, G. viene notato da Pilar Lopéz che lo prende in compagnia. Nel 1960 G. va a Roma, dove monta con Anton Dolin il Bolero di Ravel e dove, soprattutto, si sottopone a un rigoroso studio del classico. Riscuote un grande successo a Spoleto (1962) con Il teatrino di Don Cristóbal di García Lorca, montato dal regista Beppe Menegatti. Menotti gli affida inoltre la regia della Carmen di Bizet. Subito dopo G. è alla Scala di Milano come ballerino e maître. Nel 1963 torna in Spagna, dove mette assieme una piccola compagnia. Segnalato da Miró alla New York World's Fair del 1964, G. diventa noto a livello internazionale. Durante la stagione teatrale 1968-69 vince a Parigi il Premio della critica e nel 1970 debutta a Londra. Nel 1978 è per breve tempo in Spagna quale direttore del Balletto nazionale. Arista di intensa sensibilità culturale, G. ha rivoluzionato il teatro di danza spagnolo, affrancandolo da un folklorismo convenzionale e retorico. La parte più cospicua della sua produzione coreografica è costituita dalla trilogia Bodas de sangre (1974), Carmen (1983) e Fuego, tutti titoli mutuati dalla cinematografia di Carlos Saura, cui ha fatto seguito Fuente Ovejuna (1994), sull'omonima commedia di Lope de Vega (n. Elda, Alicante, 1936).