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Fronda.

Serie di rivolte che sconvolsero la Francia, fra il 1648 e il 1653: mirava a rovesciare l'assolutismo monarchico instaurato da Richelieu e proseguito da Mazzarino. Se ne distinguono due fasi: la F. parlamentare (1648-49) e la F. dei principi (1650-52). La prima, derivata dal continuo attrito fra la corte ed il Parlamento, fu provocata dall'arresto del presidente Broussel (1648), fatto liberare due giorni dopo dalla popolazione di Parigi insorta. Chiuso l'incidente con l'accordo di Saint-Germain, il conflitto si riaccese nel 1649. La violenza dei disordini parigini fu tale che il Parlamento preferì venire ad un accordo. Il passaggio del principe di Condé al campo dei nemici di Mazzarino ed il suo arresto (1650) fecero scoppiare la F. dei principi: i nemici di Mazzarino, il Parlamento, Paolo di Gondi e Gastone d'Orléans scesero in campo, e nel 1651 Parigi era in mano dell'Orléans, mentre il Parlamento decretava l'espulsione di Mazzarino dal regno. Sorte discordie tra Parlamento e principi, tra Condé e Gondi, la reggente Anna d'Austria poté migliorare la propria situazione. Condé, sconfitto nel 1652 da Turenne lasciò Parigi, mentre i membri del Parlamento passavano dalla parte della reggente. La F. finiva così con un completo fallimento: Luigi XIV rientrò nella capitale seguito, nel 1653, da Mazzarino.