Filosofo tedesco. Dalla religiosità della comunità dei Fratelli
moravi, nel cui seminario di Niesky passò qualche tempo, e dalla
riflessione sulle opere di Kant, trasse i più decisivi stimoli alla
propria filosofia, consistente in un ripensamento del criticismo su di un piano
psicologico, composto con una fede in cui si fondono il sentimento religioso ed
il sentimento estetico. Nel 1805 fu nominato professore di Filosofia ad
Heidelberg e vi pubblicò il suo migliore lavoro,
Nuova critica della
ragione. Dedicatosi anche alla fisica,
F. combatté la visione
realistica e romantica della natura, contrapponendovi una concezione
rigorosamente meccanica (Barby 1773 - Jena 1843).