Uomo politico, scrittore e storico tedesco. Indirizzò tutta la sua
attività a sostenere i diritti e l'importanza storica e sociale della
classe borghese tedesca. Assunta nel 1848 la condirezione del settimanale
politico "Die Grenzboten", divenne ben presto il capo del nazional-liberalismo
tedesco. Il suo programma politico mirava all'unità della Germania sotto
la guida della Prussia, e vedeva nella borghesia il fondamento dello Stato.
Anche la sua opera letteraria è determinata da questa idea fondamentale.
F. mirò sempre, nei suoi romanzi (
Dare e avere; Gli
antenati) e nelle opere storiche (
Quadri del passato tedesco), a
celebrare le tipiche virtù borghesi.
F. si dedicò anche al
teatro, scrivendo drammi e commedie, delle quali la migliore è
I
giornalisti (Kreuzburg 1816 - Wiesbaden 1895).