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Freminet, Martin.

Pittore e incisore francese. Si avvicinò alla pittura grazie al padre Médéric; dopo aver realizzato le prime opere, nel 1592 lasciò la sua patria per stabilirsi in Italia. Lavorò soprattutto a Roma, dove strinse amicizia con il Cavaliere d'Arpino - i cui seguaci erano allora in polemica con il crudo realismo del Caravaggio - e studiò le opere di Michelangelo e del Parmigianino. A Torino ricevette dal duca di Savoia l'incarico di dipingere numerosi quadri per il suo palazzo. Richiamato in Francia da Enrico IV, tornò a Parigi: fu nominato primo pittore di corte (1603) e gli venne affidata la decorazione della cappella della Santissima Trinità a Fontainebleau. Di F. rimangono attualmente poche opere, tra le quali ricordiamo Mercurio che ordina a Enea di abbandonare Didone, conservato al museo del Louvre (Parigi 1567 - Fontainebleau 1619).