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Fratellanza.

Legame di sangue e di affetto che unisce i fratelli. ║ Sentimento d'affetto di tipo fraterno. ● Encicl. - L'ideale della f. percorre tutta la storia del pensiero. Tra i primi sostenitori della f. umana furono i filosofi cinici. Insieme alla f. essi predicavano l'amicizia per i vinti, per i reietti, per i disgraziati, negando ogni distinzione sociale e nazionale. Le comunità ciniche anticiparono per vari aspetti le sette religiose e le comunità di mendicanti presenti in tutte le civiltà. L'etica della f. è propria del Cristianesimo e ad essa cercarono di uniformarsi le prime comunità cristiane, mettendo i propri beni, senza limiti, a disposizione dei fratelli bisognosi della comunità. Con la scomparsa delle aspettative escatologiche, questo tipo di "comunismo carismatico" andò decadendo in tutte le sue forme, ritirandosi nell'ambito del monachesimo. Il sostentamento dei fratelli privi di possesso e di lavoro divenne di pertinenza di un ufficio regolare e una parte delle entrate ecclesiastiche cominciò a essere destinata a questo scopo. Scompariva così ogni forma di "comunità di beni" di carattere comunistico, per quanto, come residuo dell'antica intenzione di amore della comunità carismatica dei fratelli, la f. come caritas, rimanesse alla base dell'etica delle chiese cristiane, come di ogni altra chiesa (islamica, giudaica, buddhista). Nel Medioevo si richiamavano alla f., oltre che le varie sette religiose, anche varie corporazioni artigiane e associazioni benefiche. Col fiorire di nuove iniziative politiche nel XVIII e XIX sec. il nome di f., che la Rivoluzione francese aveva riproposto accanto a quelli di Libertà e di Uguaglianza, venne assunto da varie società politiche umanitarie e di mutuo soccorso.