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Foxe, John.

Scrittore religioso inglese. Compiuti gli studi a Oxford in un ambiente culturale fortemente influenzato dalle idee dei riformatori protestanti, fu tra i più convinti sostenitori della politica di riforma religiosa perseguita dall'arcivescovo di Canterbury, Cranmer. Restaurato il Cattolicesimo sotto il regno di Maria Tudor, fu costretto a lasciare l'Inghilterra per evitare di finire sul rogo e soggiornò a Strasburgo, Francoforte, Basilea. Nel 1558, in seguito all'ascesa al trono di Elisabetta, poté ritornare in patria e abbracciò la carriera ecclesiastica. Nel 1563 pubblicò l'opera intitolata Atti e testimonianze di questi ultimi e perigliosi giorni, più nota come Libro dei martiri, in parte già pubblicata nel 1554 a Strasburgo, che costituisce il primo martirologio protestante. Scritto con intenti polemici, e con la volontà di collocare la causa protestante nella migliore luce possibile, il libro pecca di una certa tendenziosità, comprensibile nell'epoca in cui fu scritto. Per molto tempo il Book of Martyrs fu, accanto alla Bibbia, il testo più letto, soprattutto tra i puritani emigrati in America, e impressionò profondamente le fantasie, favorendo una più intensa devozione (Boston, Lincolnshire 1516 - Londra 1587).