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Fox). Ecclesiastico e uomo politico inglese. Cappellano di Enrico
VIII, ne avallò il matrimonio con Anna Bolena, dopo il divorzio da
Caterina d'Aragona. Insieme con Gardiner, nel 1528 si recò in missione a
Roma e fece poi opera di persuasione presso il clero inglese per ottenere il suo
assenso alla proclamazione (1534) della supremazia del re sulla Chiesa
d'Inghilterra. Divenuto vescovo di Hereford nel 1535, poco dopo la nomina fu
inviato in missione in Germania. Partecipò alla riunione protestante di
Smalcalda, convocata per stabilire l'opportunità o meno di partecipare al
concilio preannunciato da papa Paolo III. A nome del suo re, egli portò
un attacco a fondo contro il papa, accusandolo di pensare solo a conservare il
proprio dominio, e si associò alla richiesta dei protestanti di un
concilio "libero e cristiano". Inoltre, avviò trattative per un'alleanza
tra la lega degli Stati protestanti tedeschi e l'Inghilterra, ma i protestanti
chiesero sicure garanzie preliminari sulla dottrina adottata dalla Chiesa
anglicana. Scrisse alcune opere in difesa della supremazia regia, tra cui il
trattato
De vera differentia regiae potestatis et ecclesiae (1534)
(Dursley, Gloucestershire 1496 - Londra 1538).