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Fotocompositrice, Macchina.

Macchina compositrice atta a fornire, mediante battuta su tastiera, direttamente dal manoscritto o attraverso registrazione su nastro di carta o nastro magnetico, negativi fotografici da fototrasportare su lastra metallica o in materiale fotopolimerizzabile. Le prime m.f. furono realizzate imitando le compofonditrici monolineari e monotipiche (Fotosetter, Fotomatic, Monophoto, ATF): in esse si hanno singole matrici per ogni segno alfabetico o coppia di segni che si allineano su comando diretto della tastiera o di un nastro perforato. Il gruppo di fusione è sostituito da un gruppo fotografico che fornisce la composizione su pellicola. La velocità di composizione di queste macchine varia da 12.000 caratteri/h (Monophoto) a 28.000 (Fotosetter) (Fotocompositrici della 1ª generazione). Le m.f. costruite in seguito recano i segni di diverse serie alfabetiche disposti su dischi o telai, come immagini trasparenti; le m.f. sono comandate con nastri perforati o magnetici per mezzo di lettori elettronici. La velocità varia da 20.000 a 80.000 segni/h, raggiungendo un massimo di 150.000 segni/h (Linofilm, Linofilm-Quick, Fototronic, Alphatype). Un ulteriore gruppo (il più avanzato) è costituito dalle m.f. nelle quali le matrici non sono costituite da elementi materiali ma da serie di numeri binari registrati su nastri magnetici e immagazzinati nella memoria di calcolatori elettronici i quali, secondo prestabiliti programmi di composizione e impaginazione, comandano un tubo a raggi catodici che riproduce su una pellicola l'immagine dei segni alfabetici. Fra queste macchine ricordiamo la Digiset, la Fototronic-CRT, la IBM 2680, la NFA e le Photon-Zip 901 e 902. Oltre alle fotocompositrici per testi sopra citate, esistono numerosi tipi più semplici a comando manuale per la composizione di titoli (fototitolatrici). Fra queste le più importanti sono la Diatype, la Star-Settograph e la Novitype. Le m.f. di ogni tipo presentano numerosi vantaggi rispetto alle compositrici con caratteri di piombo, in particolare la grande ricchezza di caratteri disponibili e la facilità di variare il corpo della composizione. Presentano delle difficoltà per quanto riguarda le correzioni che risultano alquanto laboriose.