Insieme delle istituzioni e corpi militari, convenientemente e variamente
armati, destinati ad assicurare la difesa dello Stato all'esterno e a garantire
l'ordine pubblico all'interno. Attualmente sotto la denominazione di
f.a.
dello Stato debbono comprendersi, in senso proprio, le forze militari
dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica; in senso lato, oltre alle
suddette, anche la Guardia di Finanza nonché il Corpo degli agenti di
custodia delle carceri. Sotto il profilo giuridico, le
f.a. sono
un'istituzione di Stato subordinata e con mansioni esecutive, inquadrata, sia
pure con speciali garanzie di ordine costituzionale, nell'ampio assetto
dell'Amministrazione dello Stato. I compiti delle
f.a. sono la difesa
esterna, che è il fine preminente sugli altri fini essenziali dello
Stato; la conservazione dell'ordine interno; l'accertamento delle violazioni
tributarie a tutela degli interessi fiscali della nazione; la vigilanza sui beni
pubblici e la custodia dei detenuti. Organo supremo delle
f.a. è
il presidente della Repubblica, che ne ha il comando. Le funzioni politiche ed
amministrative che le concernono sono esercitate dal ministro della Difesa. Le
f.a. hanno due organi centrali tecnico-operativi comuni: il Capo di stato
maggiore della difesa, che coordina l'organizzazione dell'istituzione e dal
quale dipendono i capi di stato maggiore dell'Esercito, della Marina e
dell'Aeronautica, ed il Comitato dei capi di Stato Maggiore, che esamina
collegialmente i problemi militari di maggiore rilievo. Il Consiglio supremo di
difesa è un organo di indirizzo politico presieduto dal capo dello Stato.
Il Consiglio superiore delle
f.a. è organo consultivo del ministro
della Difesa. In senso proprio, le
f.a. si articolano in tre diversi
settori e cioè nell'Esercito, per la difesa terrestre; nella Marina
militare, per la difesa marittima; nell'Aeronautica, per la difesa aerea.
"Le forze armate oggi" di Ettore Musco