Opera lirica di Giuseppe Verdi; libretto di Francesco Maria Piave; è un
melodramma in quattro atti tratto da un dramma spagnolo di Angel di Saavedra. La
prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Imperiale di Pietroburgo nel
novembre del 1862. Non ebbe però molto successo, tanto che l'opera venne
rifatta su testo di Antonio Ghislanzoni e rappresenta alla Scala nel 1869.
Trama: Leonora (soprano), innamorata di Don Alvaro (tenore), decide di fuggire
con lui ma è sorpresa dal padre, marchese di Calatrava (basso) che sfida
don Alvaro a duello; ma questi non vuole battersi e getta via la sua pistola
dalla quale, però, parte un colpo che uccide il marchese. Il fratello di
Leonora, don Carlo di Vargas (baritono), sotto false spoglie, va alla ricerca
della sorella e di don Alvaro. Ma Leonora, nel frattempo, chiede asilo in un
convento e qui viene accolta perché possa espiare la sua colpa; si ritira
così a vivere in una grotta nei pressi del monastero. Don Alvaro, che ha
abbandonato Leonora - che crede morta - è attratto da una rissa fra
giocatori; il suo intervento salva la vita a Don Carlo e i due, che si
presentano sotto falsi nomi, si giurano eterna amicizia. Più tardi Don
Alvaro viene ferito durante una battaglia e, temendo di morire, consegna a Don
Carlo un plico da aprire in caso di sua morte; ma Don Carlo, insospettito,
frugando nella valigia di Don Alvaro scopre un ritratto di Leonora. Ha
così trovato l'uccisore di suo padre e il seduttore di sua sorella.
Quando il medico assicura che Don Alvaro si salverà, Don Carlo esulta
perché finalmente potrà compiere la sua vendetta. In seguito, Don
Alvaro, guarito, si è fatto frate nel convento dove a sua insaputa vive
anche Leonora. Ma viene scoperto da Don Carlo che lo invita a battersi; durante
il duello Don Carlo resta ferito a morte. Don Alvaro, in cerca di aiuto, batte
alla porta della grotta ed è accolto da Leonora che si precipita in
soccorso del fratello; ma questi, prima di morire, avendola riconosciuta, la
colpisce a morte. Leonora perdona al fratello e consola Alvaro che ella ora
precede in cielo.