Saggista e uomo politico italiano. Nipote di Giustino, fu deputato dal 1880 al
1909 e senatore dal 1909. Appartenne alla "destra" liberale, aderendo tuttavia a
programmi moderatamente radicali. Fu un osservatore attento e imparziale
dell'Italia post-risorgimentale e denunciò con coraggio il vanitoso
desiderio del nuovo Stato unitario di inserirsi tra le grandi potenze europee,
tanto da destinare il 21% delle proprie spese alle forze armate, mentre il 33%
del bilancio era assorbito dal debito pubblico. Cercò di convincere il
Parlamento a diminuire le spese per gli armamenti e ad affrontare invece una
seria politica di riforme, riguardanti soprattutto il Sud del paese.
F.
infatti affrontò, con particolare vigore e competenza, i temi della
"questione meridionale", inquadrandoli in una visione storica e politica che,
per la profondità e l'ampiezza dell'impostazione, non trova eguali nel
panorama della letteratura meridionalistica. Sviluppò particolarmente il
tema della "povertà naturale" delle regioni meridionali, inserendolo in
una vigorosa sintesi della storia del Mezzogiorno.
F. rifiutò
sempre di aderire alla pressione reazionaria proveniente da una parte delle
forze economiche e sociali che egli, come parlamentare, rappresentava
politicamente. Non mancò mai occasione per osservare, con rammarico, che
gli Italiani erano inclini, per natura, temperamento e vocazione,
all'autoritarismo. Famosa rimane la sua interpretazione del Fascismo,
considerato non una "rivoluzione", sopravvenuta improvvisamente a interrompere
l'ordinato svolgimento di una storia caratterizzata dal progresso civile e
sociale, bensì una "rivelazione" del vero volto dell'Italia - retriva e
bigotta, servile e fanfarona - così come era venuta formandosi almeno sin
dai tempi della dominazione spagnola e della Controriforma. Secondo
F.,
il Risorgimento aveva solo provveduto a una superficiale intonacatura liberale
di queste vecchie incrostazioni. Tra le sue opere:
La questione demaniale
nelle province meridionali (1882);
Il Mezzogiorno e lo Stato italiano
(1911);
Pagine e ricordi parlamentari (1920);
L'economia meridionale
prima e dopo il Risorgimento (1928) (Rionero in Vulture, Potenza 1848 -
Napoli 1932).