Insetto dell'ordine degli imenotteri. Ha mandibole robuste, le tre parti del
corpo ben distinte. L'organizzazione sociale di questi insetti, che uniscono ai
loro elevati istinti una forte dose di intelligenza, è strutturata con un
complesso di leggi accurate e precise. Di solito la popolazione di un formicaio
è composta da una regina, da molte operaie e da qualche maschio che,
compiuto il suo compito di fecondare le femmine, lascia il formicaio per cadere
vittima di insetti od uccelli. D'estate da un grande formicaio escono molti
individui maschi e femmine che volano assieme sino a che le coppie cadono a
terra dove avviene la fecondazione. Sotto una pietra o nel cavo di un albero, la
femmina comincia a deporre le uova, di cui utilizza una parte per il proprio
nutrimento come farà poi con una parte delle larve, e per un periodo di
12 mesi ne controlla lo schiudersi. Le larve della regina danno origine a
operaie, cioè a femmine senza ali. Giunte a completo sviluppo, le operaie
liberano dalla sua cella la regina che, senza bisogno di essere più
fecondata, continua a deporre le uova che daranno al formicaio migliaia di
individui comprendenti femmine fertili, operaie e maschi. Le operaie si
incaricano di trasportare le uova, di nutrire le larve e di difenderle: giunte a
completo sviluppo le larve si fabbricano un bozzolo dal quale in seguito
usciranno insetti perfetti. Esistono circa 6.000 specie di
f., ed ognuna
di esse ha abitudini e nidi diversi. Alcune costruiscono il formicaio nel
sottosuolo, dove scavano gallerie di centinaia di metri; altre preferiscono i
tronchi d'albero; altre ancora uniscono molte foglie e con esse costruiscono un
riparo. Esistono specie di
f. guerriere che penetrano nei formicai
altrui, rubano le provviste e fanno prigioniere le larve trasportandole nel loro
formicaio, dove faranno le operaie e provvederanno ai bisogni della
comunità. Il cibo delle
f. varia a seconda della specie: alcune
prediligono sostanze vegetali o animali, altre sostanze dolci. Le specie di
f. più comuni in Italia sono: la
lasius niger, la
f. dei
soldati, la
camponotus herculeanus, la
vagus, la
pratensis (negli Appennini), la
rufa (nelle Alpi).