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Forgioli, Attilio.

Pittore italiano. Compì gli studi artistici a Milano presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Ha esposto in varie mostre personali e collettive in varie città italiane, facendosi particolarmente notare alla rassegna l'"Immagine attiva", allestita alla Rotonda del Besana nel 1971. Dell'opera di F. si sono occupati i maggiori critici italiani. I suoi quadri, dal leggero, delicatissimo accostamento cromatico, con largo uso dell'effetto della trasparenza, appaiono densi di simboli, di richiami culturali talvolta non facilmente districabili. La critica non ha mancato di accostare alla produzione di F., il nome di alcune grandi figure dell'arte del Novecento. Si è ricordato la simbologia sofferente di Munch, le angosciose immagini sfatte di Bacon, le immagini pittoriche inquietanti e fantastiche di Sutherland. In realtà la comprensione delle opere di F., dalle litografie del 1959, ai pastelli colorati del 1960, ai successivi lavori del 1965-1966 fino a giungere agli "animali" o alle "isole", è tutt'altro che immediata. Eppure tutta la sua produzione rivela, sotto la splendida precisione del disegno, sotto il nitido equilibrio delle masse di colore, al di là della collaudata tecnica espressiva, una concezione dell'esistenza soffertamente ambigua, perennemente cosciente della mutabilità e dell'ambivalenza degli aspetti del reale. Ecco quindi che l'opera pittorica di F. con le sue immagini ora drammatiche ora ironiche, riporta esattamente a questa concezione esistenziale e si propone di descrivere le mille inafferrabili sfaccettature della realtà (n. Salò, Brescia 1933).