Pensatore italiano. Si orientò verso gli studi filosofici, dopo aver
esercitato per qualche tempo l'avvocatura. Occupò la cattedra di
Filosofia nelle università di Bologna (1862-70), Napoli (1871-76) e Pisa
(1877-84). Liberatosi dall'iniziale influenza di pensatori cattolici come
Galuppi e Gioberti, subì l'influenza di Spaventa e si orientò
verso l'hegelismo, da cui si staccò per avvicinarsi al pensiero di Kant.
Assai più che alla ricerca speculativa, si dedicò a quella storica
in campo filosofico e particolarmente feconde furono le sue ricerche sul
pensiero del Rinascimento. Tra le opere:
Il panteismo di G. Bruno (1861);
Saggio storico sulla filosofia greca (1864);
Religione e filosofia
(1867);
Pomponazzi (1868);
Telesio, studi storici sull'idea della
natura nel Rinascimento (1872-74);
Manuale di storia della filosofia
(3 voll., 1879-81);
Il risorgimento filosofico nel Quattrocento
(pubblicato postumo, 1885);
Studi e ritratti della Rinascenza (pubblicato
postumo, 1911) (Sambiase, Catanzaro 1834 - Napoli 1884).