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Filosofo di campagna, Il.

Opera lirica in tre atti di Baldassarre Galuppi (1706-1785), compositore e cembalista veneziano. L'opera, il cui testo letterario nacque dalla collaborazione del musicista con Carlo Goldoni, è una delle più indovinate fra le 112 del Galluppi, che emerse particolarmente nel genere buffo. Trama: Eugenia (soprano) chiede l'aiuto della propria cameriera Lesbina (soprano) per convincere Don Tritemio (basso), padre di Eugenia, a desistere dall'idea di darle per marito Nardo (baritono), un ricco ma zotico contadino. La fanciulla è invece innamorata del giovane Rinaldo (tenore) dal quale è contraccambiata. Ma Don Tritemio ha già rifiutato a Rinaldo di concedergli la mano della figlia. Lesbina, d'accordo con la padroncina, si sostituisce ad essa e riceve Nardo con lo stile con cui l'avrebbe accolto Eugenia; questi cade nella trappola e dà l'anello di fidanzamento alla cameriera. Poi dice a Don Tritemio di aver messo ogni cosa a posto, proprio come entrambi desideravano. La burla di Lesbina viene però scoperta presto, ma per fortuna a Nardo non dispiace affatto la cameriera, tanto più che appartiene alla sua stessa classe sociale. In tal modo Eugenia potrà sposare Rinaldo e così tutti saranno felici.