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Filippisti.

Seguaci del riformatore luterano tedesco Filippo Melantone (Philippe Schwarzerd). Nel XIX sec. furono detti in Francia f. i seguaci di Luigi Filippo d'Orléans. Il movimento filippista si costituì in Germania verso la metà del XVI sec. quando, con I'insorgere di polemiche interne, il movimento luterano si divise in due fazioni dette rispettivamente dei gnesioluterani e dei f., che avevano le loro roccaforti rispettivamente nelle università di Jena e Wittenberg. La scissione si fece evidente nelle dispute tra luterani moderati ed estremisti che si svolsero a partire dal 1548 sviluppandosi intorno al problema del libero arbitrio e toccando punti fondamentali della concezione luterana sulla salvezza. In ciascuna di tali controversie, i f. erano su posizioni che i luterani ortodossi consideravano revisionistiche e deviazionistiche. Inoltre, le lotte interne al movimento luterano si collegavano all'avversione e al timore che i luterani nutrivano per il calvinismo. Esse giunsero a punte di estrema esasperazione, con scambi d'invettive, insulti di ogni genere e persino persecuzioni reciproche. Questo durò sino a quando la successione al trono imperiale dello zelante cattolico Rodolfo d'Asburgo nel 1574, non contribuì a convincere i luterani della necessità di rafforzare il loro movimento, ristabilendone l'unità, sulla base degli articoli elaborati da Jakob Andreae, rettore dell'università di Tubinga, che furono pubblicati nel 1574, come Formula sveva di concordia, che costituì la base del corpus definitivo della teologia luterana, cui aderirono la grande maggioranza delle chiese luterane tedesche e scandinave.