Architetto italiano. Si distinse per l'impegno con cui si adoperò per
l'introduzione in Italia dell'architettura moderna, raggiungendo nei suoi lunghi
anni di attività risultati che lo imposero come uno degli esponenti di
spicco della scuola architettonica lombarda. Fece parte del Gruppo dei 7,
iniziatore del movimento razionalista italiano, e poi del Movimento Italiano per
l'Architettura Razionale (MIAR). Progettò numerosi edifici, sempre in
collaborazione con G. Pollini, fra i quali: la villa studio alla Triennale di
Milano (1933); officine per la Olivetti ad Ivrea (1934); edifici, sia abitativi
che per uffici, in via Broletto a Milano (1947); la chiesa della Madonna dei
poveri a Milano (1952); il complesso industriale a Sparanise (1960-63); edifici
per l'università di Palermo (1972-80). Solo nel secondo dopoguerra lo
stile di
F. si piegò a soluzioni più espressionistiche, in
parte adeguandosi alle nuove soluzioni adottate dalle correnti formalistiche
(Milano 1903-1984).