Pseudonimo di
Leonardo Bigollo. Matematico italiano. Giovanissimo, si
recò in Algeria ed in altri paesi del Levante, dove s'iniziò agli
studi matematici. Rientrò in Italia nel 1200; nel 1202 pubblicò il
Libro d'Abaco, opera di aritmetica ed algebra in 15 capitoli. Nel 1220
pubblicò la
Pratica della geometria, che contiene regole per la
misura delle lunghezze, delle aree e dei volumi, e per la divisione delle
figure. Fra le altre opere, fondamentale è inoltre il
Liber
quadratorum, che studia i numeri i cui quadrati, aumentati o diminuiti di
uno stesso numero, dànno ancora un quadrato (Pisa 1175 circa-1250
circa).