Capitano fiorentino. Da giovane, fece pratica come mercante presso il banco di
Raffaello Girolami, quindi si dedicò alle armi. Prese parte, con Lautrec,
alla spedizione di Napoli; si distinse nell'assedio di Firenze, tenuta dal
principe d'Orange; difese con valore la città di Empoli, battendo poi a
Monopoli Pirro Colonna; infine liberò Volterra occupata dalle truppe di
Alessandro Vitelli, che agiva in nome del papa; tradito da Malatesta Baglioni,
morì combattendo contro il principe d'Orange, nella battaglia di
Gavinana, sembra per mano del Maramaldo, che lo trafisse già ferito
mentre
F. lo apostrofava, secondo la
Storia fiorentina di B.
Varchi, con la frase: "Tu uccidi un uomo morto" (Firenze 1489 - Gavinana,
Pistoia 1530).