Filosofo italiano. Tornato in Italia, insegnò Filosofia a Casale
Monferrato. Fu capo-gabinetto del ministro dell'Istruzione Terenzio Mamiani nel
1860; tre anni dopo, professore di Storia della filosofia all'Istituto superiore
di Firenze, e quindi, nel 1871, di Filosofia teoretica a Roma. Allievo di Giulio
Simon e di Saisset cercò di conciliare l'eclettismo psicologico del
Cousin e della sua scuola con le dottrine del Rosmini e del Gioberti. Il
pensiero di
F. si trova nelle tre memorie lette all'Accademia dei Lincei
tra il 1885 e il 1888:
Analisi del concetto di sostanza, di causa e di forza;
Dell'idea del vero e sua realizzazione con l'idea dell'essere; Dell'idea
dell'essere (Bologna 1826 - Roma 1895).