Commediografo portoghese. Visse alla corte dei re Don Joao III e Don Sebastiao
cui sono dedicate alcune delle sue opere, e fu
hidalgo della casa
dell'infante Don Duade. Di lui ci restano tre commedie:
Eufrosina, sul
modello della Celestina Di Rojas;
Ulysippo e
Aulegrafia (edita
postuma nel 1619). Esse costituiscono, nonostante la loro struttura
rigorosamente classica, un interessante documento dei costumi, del linguaggio e
della vita borghese, studentesca e cortigiana dell'epoca. A
F. si deve
ancora una novella cavalleresca:
Memoriale delle prodezze della seconda
Tavola rotonda (1567) (Lisbona 1515 circa - 1585 circa).