Filosofo e storico scozzese. Professore prima di Filosofia naturale, poi di
Filosofia morale all'università di Edimburgo (1759-1785) svolse le
proprie ricerche soprattutto nell'ambito storico-politico e
sociologico-politico. Rappresentante dell'indirizzo filosofico noto come
filosofia del senso comune, elaborò una teoria secondo cui
nell'animo umano si sviluppano due principi opposti che, però, convergono
verso un medesimo risultato: il principio dell'
autoconservazione ed il
principio della
benevolenza. Egli è noto per avere scritto
l'
Essay on the Civil Society (Saggio sulla storia della società
civile, 1767) in cui, rifacendosi a Montesquieu, tentò di tracciare una
storia "naturale" della società attraverso le varie tappe evolutive.
Basò le proprie generalizzazioni su vaste letture riguardanti le
istituzioni nelle diverse società. Si occupò anche di teoria
economica, esprimendo idee simili a quelle di A. Smith col quale ebbe numerosi
scambi di opinione. Tra le altre sue opere ricordiamo:
Institutes of moral
philosophy (Istituzioni di filosofia morale, 1772);
History of the
Progress and Termination of the Roman Republic (Storia dello sviluppo e
della fine della Repubblica romana, 1783);
Principles of moral and political
science (Principi di scienza morale e politica, 1792) (Logierait, Perthshire
1723 - St. Andrews, Fifeshire 1816).