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Felce.

Bot. - Denominazione comunemente usata per indicare le piante appartenenti alla sottoclasse delle filicide, classe delle filicopside, divisione delle pteridofite, costituenti il grande raggruppamento delle crittogame vascolari. Si tratta dunque di piante munite di veri e propri vasi conduttori e quindi cormofite. Le f. si presentano per lo più come forme erbacee dalle fronde ben sviluppate, spesso divise e suddivise, palmate oppure pennate od anche intere. Esistono anche varie forme arboree, tutte tropicali, e anche specie lianose. Quelle arboree hanno fusto eretto ricco di foglie e di radici avventizie; possono raggiungere notevoli dimensioni. Nelle regioni temperate le f. hanno uno sviluppo meno appariscente; il fusto è spesso metamorfosato in rizoma sotterraneo, per cui sono visibili soltanto le foglie. Tutte le f. presentano come carattere comune l'accartocciamento delle foglie in seno alle gemme, sicché esse si raddrizzano soltanto quando il lembo comincia a spiegarsi (prefogliazione circinata). Le foglie si accrescono apicalmente fino al massimo sviluppo della fronda stessa. Un'unica cellula dell'epidermide dà origine agli sporangi e questi possono essere isolati oppure, come più spesso accade, sono riuniti in sori nella pagina inferiore della fronda. Le foglie che portano gli sporangi possono essere uguali a tutte le altre fronde (troposporofilli), oppure diverse (sporofilli); spesso esistono anche foglie sterili dette trofilli. I protalli, di regola, hanno forma laminare e ricordano un cuore; non sono mai più larghi di qualche centimetro. Sulla loro parte inferiore, al riparo dalla luce, si trovano i rizoidi (sorta di radici) e i gametangi (apparati in cui si formano i gameti). Dai gametangi si sviluppano prima gli anteridi (organi maschili) dai quali si originano gli anterozoidi (cellule sessuali maschili) spesso dotati di flagelli. In un secondo tempo si sviluppano gli archegoni (organi femminili). L'embrione inizia la sua vita formando una "radice primaria" che assorbe il nutrimento dal protallo; si sviluppano quindi il fusto, le foglie e le radici. Si hanno tuttavia casi di apogamia (riproduzione asessuata). Sui fusti delle f. si notano spesso delle scaglie dette palee ed anche peli, ma più raramente. La sottoclasse delle filicide comprende circa 300 generi suddivisi negli ordini delle schizeali, delle pteridali, diksoniali, davalliali, imenofillali, gleicheniali, ciateali, loxomali, aspidiali, blecnali, matoniali, polipodiali, plagiogiriali e imenofillopsidali. Tra le specie di f. comuni citiamo il capelvenere (Adiantum capillus-Veiieris); l'erba ruggine; la lingua cervina; la f. femmina; la f. fragile; la f. maschio; il polipodio comune; la f. dolce (o liquirizia falsa); il pepe di palude. Tra le forme arboree ricordiamo il bellissimo Platycerium della Nuova Guinea, il Polipodium meyenianum; le f. del genere Diksonia e molte altre ancora.