Poeta ungherese. Seguì dapprima la carriera militare grazie alla quale
poté viaggiare moltissimo in Germania, in Francia, nei Paesi Balcanici,
formandosi un'esperienza diretta sulla vita e sui costumi di quei popoli.
Cominciò a dedicarsi alle poesia quand'era già in età
matura ma si fece subito apprezzare per una sorta di poemetto,
Mattia dalle
due oche (1815), che se non incontrò molto la simpatia delle classi
nobili a causa delle idee democratiche in esso espresse, rese il poeta molto
popolare tra la gente degli strati sociali meno abbienti. Prima di dedicarsi
alla poesia, comunque, il
F. si appassionò talmente alla botanica
che, in collaborazione con Sàmuel Dioszegl, nel 1796, pubblicò un
interessante
Erbario di Debrecen. Ma, naturalmente, la sua opera
più importante è quella poetica che riunisce versi a carattere
religioso, canti della
puszta; esametri vari (Debrecen 1766-1828).