Feudi portati in dote da Margherita d'Austria al suo secondo marito, il
tredicenne Ottavio Farnese, nipote di Paolo III, nel 1538. Margherita era figlia
naturale dell'imperatore Carlo V e vedova di Alessandro dè Medici ucciso
dal pugnale di Lorenzino. Detti feudi erano sparsi in parte negli Abruzzi, in
parte nello Stato di Napoli (viceregno spagnolo) ed erano amministrati da un
auditore generale che non disponeva di residenza fissa, come i feudi non avevano
una città capitale. Tuttavia gli archivi riguardanti l'amministrazione
degli Stati
f. si trovavano a Ortona dove la duchessa morì nel
1586. I feudi comprendevano le terre poste tra Ortona, quasi interamente di
proprietà di Margherita, e l'antica Penne; ma ne facevano parte anche
Leonessa, L'Aquila, Ortona a Mare, Montereale, Campli (Teramo), Città
Ducale. Dopo la morte di Ottavio Farnese tutte queste terre passarono in
eredità ai suoi successori fino al 1731 quando morì l'ultimo duca,
Antonio. Non avendo discendenti i suoi beni furono trasferiti a Don Carlos di
Borbone, figlio di Filippo V, re di Spagna e di Elisabetta Farnese, moglie del
re. Quando Don Carlos divenne re Carlo III i beni passarono a Ferdinando di
Borbone.