Egittologo e sociologo italiano. Dal 1928 direttore del Museo Egizio di Torino,
organizzò e diresse negli anni 1930, 1935 e 1937 altrettante campagne
archeologiche nell'Egitto meridionale, nei pressi del villaggio di El-Gherera.
Nel corso degli scavi vennero alla luce numerosi oggetti di epoca predinastica,
molti dei quali sono oggi conservati al Museo di Torino. Fu seguace della scuola
del Sethe (Germania) e delle teorie di Erman. Condivise la convinzione espressa
dal Brokermann dell'esistenza di un parallelismo tra cultura semitica e la
civiltà egizia. Sue opere principali sono:
La pittura egiziana
(1929);
Grammatica della lingua egiziana antica in caratteri geroglifici; Le
funzioni del visir faraonico sotto la XVIII dinastia nella tomba di
Rechmirîe in Tebe; a queste si aggiungono altri volumi, saggi,
monografie. Allievo di Vilfredo Pareto,
F. volle curare personalmente
l'edizione in tre volumi del
Trattato di Sociologia generale e scrisse un
ottimo
Compendio, in un volume, dello stesso trattato (Frascati 1889 -
Trofarello, Torino 1947).