Uomo politico italiano. Fece parte del governo provvisorio della rivoluzione
siciliana del 1848, come presidente del Comitato delle Finanze e in seguito fu
eletto presidente della Camera dei Comuni. Dall'agosto 1848 al febbraio 1849 fu
a capo del Governo siciliano. Escluso dall'amnistia dopo la restaurazione
borbonica, andò in Piemonte dove rimase fino al 1860, quando
ritornò a Palermo come presidente del Consiglio di luogotenenza. Fu
presidente del Senato dal 1870 al 1874 (Trapani 1808 - Palermo 1889).