Pittore sovietico. Studiò all'Istituto delle Belle Arti di Mosca ed ebbe
per maestro K.A. Korovin. Presentò i suoi primi lavori ad una mostra
organizzata dal
Vello d'oro a Mosca e alla quale presero parte anche
Malevic, Chagall, Larionov, Goncarova, ed altri suoi contemporanei. Nel 1910
aderì al movimento pittorico chiamato
Fante di quadri che si
richiamava a Cézanne, teorizzandone l'insegnamento, considerato come la
guida di un linguaggio moderno, in opposizione ai gruppi del
Mondo
dell'arte e degli
Ambulanti (
Peredvizniki) che ricorrevano per
principio alle intrusioni letterarie nella pittura. Dal 1909 al 1920
F.
si immerse nella ricerca dei principi cromatici che avevano guidato il pennello
di Cézanne; solo nel 1915 si lasciò attrarre dal Cubismo (dipinse
un solo quadro:
Ritratto di Michael Rafalov, in quello stile). Ma
tornò subito al cézannismo raggiungendo presto un linguaggio
pittorico rigoroso e moderno con
Ritratto in bianco del 1922,
Natura
morta del 1923,
Ragazzo con bottiglia dello stesso anno. Si
recò poi a Parigi dove lavorò dal 1926 al 1935 per rientrare in
Russia nonostante l'avversione degli ambienti ufficiali dell'arte sovietica. Del
periodo parigino sono quasi tutti paesaggi della città vista con colori
cupi, quasi tragici (Mosca 1886-1958).