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Fabbroni, Giovanni Valentino Maria.

Scrittore, scienziato, economista italiano. Fondò col Fontana, per incarico del granduca Leopoldo di Toscana, il Museo di Scienze Naurali di Firenze. Molto interessato alle vicende della rivoluzione americana, ebbe rapporti di corrispondenza con Jefferson ed altri autorevoli personaggi del Nuovo Continente quali Beniamino Franklin e Samuel Adams, secondo presidente degli Stati Uniti. Per conto del granduca viaggiò molto in Italia e all'estero; fu a Ginevra e, nel 1776 a Parigi; nel 1779 si recò a Londra dove strinse rapporti di amicizia col Price, col Priestley, col Paradise e col Vaughan, dei quali condivideva le idee sulla razionalità della natura. A Parigi entrò a far parte della Loggia Massonica, considerata allora uno dei sacri della scienza e della filosofia, sedendo a fianco di Voltaire. Nel 1798 prese parte al Congresso di Parigi per il Sistema Metrico Decimale e in quell'occasione strinse cordiali rapporti con i fratelli Wilhelm e Alexander von Humboldt e con il naturalista George Cuvier. Vasto è l'elenco delle sue opere che comprendono scritti economici (regime monetario), di agricoltura, scientifici (chimica, fisica, scienze naturali), sociali. Notevoli le Réflexions sur l'état actuel de l'agricolture (1780) dove esprime le sue concezioni fisiocratiche e liberistiche secondo i principi dello scientismo inglese; il Discorso intorno ai mezzi d'incoraggiamento del matrimonio in cui esalta la natura e la libertà sociale e si scaglia contro i vincoli e i condizionamenti imposti dalle tradizioni e dal governo alla vita sociale ed economica. I suoi principi liberistici sono chiaramente divulgati in Ozi della villeggiatura (1800) mentre l'illustrazione delle riforme leopoldine si trova nell'opera Dei prinicipi annonari (1804). A F. si deve, fra l'altro, anche la costruzione della strada del Monginevro (Firenze 1752-1822).